DEBUSSY à l'ORGUE
Aux allures doucement effacées

cd debussy bottini copertina 400x391 Musiche pianistiche e orchestrali in versione per organo solo
trascritte ed interpretate da Paolo Bottini
all'organo "Annessens" (1908) della chiesa di S. Gioacchino ai Prati in Roma
Un c.d. "Elegia Records" (nov. 2014)


Brani contenuti nel C.D. di Paolo Bottini

 

...aux allures doucement effacées...Debussy à l’orgue

 

Deux Arabesques (1890-1891):

1 – Première Arabesque – 4’10

2 – Deuxième Arabesque – 4’13

 

Children’s Corner (1906-08):

3 – Doctor Gradus ad Parnassum2’41

4 – Jimbo’s Lullaby – 4’25

5 – Serenade for the Doll – 2’56

6 – The snow is dancing – 2’51

7 – The little Shepherd – 2’31

8 – Golliwogg’s cake walk – 3’41

 

da Préludes / Premier livre (1909-10):

9 – La fille aux cheveaux de lin – 3’12

10 – La cathédrale engloutie – 6’22

 

11 – Andante dal Quartetto per archi (1892-93; vers. org. di A. Guilmant) – 7’24

 

12 – Preludio de L’enfant prodigue (1884; vers. org. di L. Roques) – 3’14

 

13 – Preludio de La Damoiselle elue (1887-88; vers. org. di G. Choisnel) – 4’56

 

Petite suite (1888-89, originale per pianoforte a quattro mani)

14 – En bateau – 4’04

8 – Cortège

16 – Menuet – 3’15

17 – Ballet – 4’09

Tranne ove specificato, gli adattamenti organistici sono a cura di Paolo Bottini.


 
Ho eseguito in concerto musiche tratte dal mio c.d. "Debussy à l'orgue"
(assieme ad altre mie trascrizioni da musiche di Ravel, Massenet, Satie, Saint-Saëns) a:

Cuorgnè (TO)
3 luglio 2015
chiesa parrocchiale di S. Dalmazzo
nell'ambito della rassegna Organalia

Woluwe-Saint-Pierre (Bruxelles)
19 luglio 2015
chiesa Notre-Dame des Grâces au Chant d'Oiseau
organo "Kleuker" (1981)

Parigi
15 ottobre 2015
chiesa della Trinité

Parigi
18 ottobre 2015
chiesa St. Augustin

Magadino (Svizzera)
estate 2016
nell'ambito del Festival Organistico Internazionale

Parigi
29 luglio 2017
Cattedrale di Notre-Dame nell'ambito delle tradizionali Auditions d'Orgue del sabato

Vacallo (Ticino, Svizzera)
5 maggio 2018
nell'ambito della rassegna "I concerti di Vacallo"

Roma
9 settembre 2018
Chiesa parrocchiale di S. Gioacchino ai Prati di Castello
all'organo utilizzato per la medesima pubblicazione discografica

Roma
14 maggio 2023
Sala accademica del Conservatorio Statale di Musica "Santa Cecilia
nell'ambito del festival "Un Organo per Roma" a cura di Giorgio Carnini

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Paolo Bottini davanti alla tomba di Debussy nel cimitero parigino di Passy il 24 luglio 2012 (foto di Elena Bugini)


Per richiedere una copia del c.d. (costo: euro 12, spese postali incluse)
e/o
l'esecuzione di questo programma in concerto, scrivere una lettera elettronica tramite il modulo-contatti del presente sito

 


 

RECENSIONI

del c.d. "Debussy à l'orgue" di Paolo Bottini

 

François Sabatier su L'Orgue 2015 - I, n. 309, p. 73 - Come si sa, Claude Debussy non ha lasciato nessuna composizione per organo. [Per questo] già alcuni suoi contemporanei quali Alexandre Guilmant, Léon Roques e Gaston Choisnel si cimentarono a trascrivere per organo alcuni pezzi per pianoforte di Debussy, contenuti in questo c.d. [...]; per il resto, si potranno ascoltare trascrizioni originali dello stesso interprete, l'organista e musicologo Paolo Bottini, aduso all'arte francese (è stato supplente nella chiesa parigina della Trinité nel biennio 2012/13), attualmente titolare dell'organo "Lingiardi" (1865) di Croce Santo Spirito [presso Cremona], autore di diversi dischi, dei quali uno interamente dedicato a Giuseppe Verdi. Lo strumento scelto è un "Anneessens-Ruyssers" del 1908 munito di ventotto registri distribuiti su due tastiere e pedaliera ove dominano i fondi (più del 70 per cento di registri in 8 piedi), in particolare flauti, bordoni e gambe suonano con charme e ben si addicono al carrattere "impressionista" di questa produzione [...]. Interpretate molto bene da Paolo Bottini, queste composizioni suonano finemente, in particolare i due Arabesques, diversi pezzi di Children's corner, così come La Fille aux cheveux de lin o le due parti centrali della Petite Suite. Chiaramente la staticità del suono dell'organo non può rivaleggiare con le possibilità dinamiche e le sfumature possibili sul pianoforte [...], tuttavia esplorare questa strada riserva a volte seducenti sorprese.

 

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Jérôme Angouillant su Diapason, settembre 2015, pag. 124 - [...] I pezzi della raccolta Children's corner ben rievocano un certo clima kitsch anglosassone, come voluto dal compositore, in particolare nel sapido Golliwogg's cake walk. [...] Nonostante nel complesso, pur guadagnando il tessuto musicale in potenza e armonici, le nuances del tocco pianistico siano in parte sacrificate (un leone non può farsi pantera!), timbri e colori ne risultano magnificati dalle possibilità foniche dell'organo della chiesa di S. Gioacchino ai Prati in Roma, opera del costruttore belga Anneessens-Ruyssers. In particolare, è alla sensibilità di Paolo Bottini che si devono l'eleganza, la perfetta leggibilità e i luminosi colori della Petite Suite (concepita nel 1889 per pianoforte a quattro mani) e dei due arrangiamenti dei preludi de L'enfant prodigue e de La demoiselle élue. Bottini sa sfruttare la ricca paletta dello strumento, fatto nel 1908 secondo l'estetica neoclassica e ispirato alle sonorità di un Cavaillé-Coll, scegliendo oculatamente i registri in funzione del clima di ciascun pezzo; il suo tocco non risulta inconsistente e nemmeno appesantito (negatività, queste, che risulterebbero qui fatali), riesce a coniugare, al contrario, scioltezza e delicatezza. [...]

 

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Graeme Kay sul bimestrale Choir & Organ vol. 23 n. 2 (mar./apr. 2015) - Si tratta di un lavoro d'amore per l'organista e compositore Paolo Bottini, il quale realizza i suoi arrangiamenti di ben note musiche composte da Debussy nel periodo giovanile e della prima maturità, utilizzando per la registrazione l'organo "Anneessens-Ruyssers" (1908; III/28) della chiesa di S. Gioacchino ai Prati di Castello in Roma. Se siete radicalmente convinti che sia impossibile traslare all'organo la caratteristica risonanza delle corde del pianoforte, andrete subito ad ascoltare - come me - La cathédrale engloutie e non sarete smentiti. Ma non tutto nella musica per pianoforte di Debussy deve essere suonato col pedale di risonanza permanentemente pigiato: sia l'ascoltatore che l'esecutore devono compensare le limitazioni delle articolazioni dell'organo contro le effettive potenzialità orchestrali dello strumento a canne. Il programma di Bottini, oltre ai suoi personali arrangiamenti di Deux Arabesques (guadagnandosi, qui, il pollice in su alla Vierne), Chilrend's Corner e Petite Suite (originale per piano a 4 mani), comprende anche trascrizioni originali d'epoca di Guilmant (Andantino del Quartetto per archi), di Léon Roques (Preludio de L'enfant prodigue), Gaston Choisnel (Preludio de La damoiselle élue). Nella Petite Suite, in particolare, sono azzeccati Cortège e Ballet, invece l'organo fatica a rendere il movimento dondolante della barca e lo sciabordio dell'acqua in En bateau. Insomma, l'idioma francese fatica a riconoscere "le uova del curato", quindi in questo disco intrigante e sicuramente impegnato, "il ya du bon et du mauvais"...

 

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Jacques Dhaussy sul bimestrale “Una Voce” n. 300 (Parigi, gen.-feb. 2015):

L’8 settembre del 2013 abbiamo avuto modo di ascoltare in concerto a Parigi l’organista italiano Paolo Bottini in occasione di un suo récital interamente dedicato a Giuseppe Verdi nella chiesa di Saint-Augustin. Bottini, titolare di un bell’organo “Lingiardi” nei pressi di Cremona, viene spesso in Francia e padroneggia con agio la nostra lingua. La Francia è un po’ la sua seconda patria. Ora egli ci offre una nuova prova della sua arte con questa raccolta di trascrizioni di opere di Claude Debussy per piano o orchestra. È risaputo che Debussy mai scrisse musica per organo, ma la sua musica, trasferita sulla cantoria, ci pare non sarebbe del tutto sconveniente all’interno dei sacri riti, perché invita alla preghiera e al raccoglimento... se non fosse che certi pezzi, universalmente noti, mantengono comunque una certa qual tinta profana.

Non è a Cremona che Bottini ha registrato questi adattamenti bensì a Roma in una chiesa relativamente recente ma che non manca di grandiosità e nemmeno d’interesse artistico. Si tratta dell’organo della chiesa parrocchiale di S. Gioacchino ai Prati di Castello [costruito nel 1908 dal belga Jules Anneessens], uno strumento d’ispirazione romantica francese a tre tastiere e pedaliera. Le opere debussyane che si possono ascoltare in questo c.d. di Paolo Bottini appartengono alla giovinezza e alla prima maturità del grande compositore francese: le due Arabesques, la raccolta Children’s Corner, due dei Preludi (La fille aux cheveux de lin e La Cathédrale engloutie), l’Andantino doucement expressif del Quartetto per archi, il Preludio de L’Enfant prodigue, il Preludio de La Damoiselle élue, e la completa Petite Suite per pianoforte a quattro mani. Quasi tutti sono trascrizioni originali per organo di Paolo Bottini, tranne alcune fatte da Alexandre Guilmant e Léon Roques.

 

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Federico Borsari su "La Pagina dell'Organo"

 

Graziano Fronzuto su "Liber Exit"

 

  

VERDI d'ORGANO
Sinfonie, cori, arie e balletti dalle opere di Giuseppe Verdi
in versione per organo solo:
due c.d. di Paolo Bottini